03 dicembre 2009

Il Gazzettino - Alberi abbattuti & Palacinema

Assemblea infuocata con l'assessore Per difendere la tutela del verde pubblico ora partiranno le denunce dei cittadini. Residenti e comitati scendono in campo e collaboreranno con l'assessorato all'Ambiente per segnalare presunte irregolarità o interventi che non rispettino il regolamento sul verde pubblico- voluto dalla stessa amministrazione comunale.

04 ottobre 2009

A Venezia

Forum Internazionale Venezia 2009
“LA SALUTE DEL PIANETA TERRA E DELL’UOMO.
DISASTRI AMBIENTALI. IRRESPONSABILITÀ E TUTELA”
Per una CORTE PENALE INTERNAZIONALE DELL’AMBIENTE
e una CORTE PENALE EUROPEA DELL’AMBIENTE
Palazzo Ducale, Venezia

http://www.worldveniceforum09.com/


Salute del pianeta ? disastri ambientali ?
Non bisogna allontanarsi molto, per vederne uno da vicino basta da Venezia prendere un vaporino e in quindici minuti si arriva al Lido di Venezia. E’ uno scempio che è stato attuato proprio dai patrocinatori del Forum Internazionale. Presidenza del Consiglio dei Ministri

29 settembre 2009

Piani Generale del Traffico

Municipalità del Lido, votazione del Piano Generale del Traffico, c’ero anch’io.

27 settembre 2009

Lettera al Venerdì di Repubblica

Vedo con piacere che, come vostra abitudine, avete pubblicato  un altro articolo sul verde e  sugli alberi.

26 settembre 2009

A proposito di salvaguardia della laguna Quando da piccolo, in riva al mare, costruivo delle dighe di sabbia sulla battigia, passavo il tempo a vedere come la forza delle onde del mare cercavano uno sbocco per superare quella difesa. Naturalmente il mare vinceva sempr, non oltrepassava la diga ma la aggirava allagando la parte pi bassa della sabbia. Ora, dopo la costruzione del Mose, quando si chiuderanno le paratie ed il mare premerà su di esse, chiaramente il mare cercherà uno sbocco. A fianco del Mose degli Alberoni attualmente c'è la zona pi bassa del Lido di Venezia. Albero- iii è appena a due metri sul livello del mare, la strada che dal mare porta in laguna è pianeggiante a differenza delle altre parti del Lido (Il Gran Viale è in salita verso le spiagge, i lungomari sono molto pi alti rispetto alle spiagge. Tutto il Lido, in quei punti, era una grande duna). Anche mettendo da parte la polemica ambientalista (nidificazione, piantagioni, paesaggio naturale ecc.) il problema è di difesa e salvaguardia della laguna e di Venezia. Non credo che il Consorzio costruttore del Mose con i milioni di euro a disposizione cada nel tranello di fare acqua nel momento di inaugurare la chiusura delle dighe mobili e quindi si premurerà di costruire, al posto della duna, non voluta dai bagnanti e dagli abitanti, magari una diga di protezione in cemento simile ai murazzi, Il Consorzio, per esperienza (vedi No Mose) non lo ferma nessuno. Bagnati, abitanti, meditate: meglio una duna naturale.

23 settembre 2009

Il Gazzettino - Ambientalisti bloccano il taglio degli alberi

Ieri mattina una ventina di persone è riuscita a fermare le motoseghe di Veritas che avrebbero dovuto entrare in azione per abbattere alcuni alberi all'altezza del galoppatoio di Ca' Bianca, pochi metri dopo la rotatoria. I manifestanti hanno impedito il taglio degli alberi, facendo da scudo con il proprio corpo davanti ai tronchi. L'abbattimento di una decina di alberi era per autorizzato da una specifica ordinanza comunale per motivi di pubblica incolumità. «Questi alberi sono ancora sani hanno detto Arrigo Battistini presidente di Estuario Nostro e Paolo Fumagalli del coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido il problema maggiore è che le ditte che hanno eseguito i lavori sui marciapiedi hanno tranciato le loro radici, Noi chiediamo a Veritas di sovraintendere con maggiore efficacia quando vengono fatti i lavori. Se questi provocano danni alle radici degli alberi vanno immediatamente fermati gli interventi. Non si può attendere che la situazione sia compromessa per poi poter dire che non si pu pi fare nulla». Di tutt'altra opinione la replica di Veritas. «L'abbattimento era motivato da ragioni di pubblica incolumità dicono dall'azienda che cura il verde pubblico uno studio di una ditta esterna, che quindi non c'entra con noi, ha classificato questi al- ben di categoria D e cioè quelli di maggior rischio per la pubblica incolumità. Appunto il pericolo di crollo è molto alto. Per questo motivo noi stavamo eseguendo solamente quanto stabilito da un'ordinanza comunale».

21 settembre 2009

Le piste ciclabili del Sindaco

Ha ragione il sindaco Cacciari ! Il Lido è già di per sè una grande pista ciclabile. Io una proposta ce l'ho. Propongo   che il nostro sindaco attui da subito la costruzione di piste "in sicurezza" per le automobili del Lido così le biciclette potranno correre tranquillamente sulle strade (già di per sè grandi piste ciclabili) senza investire ed uccidere i passeggeri delle automobili.

05 settembre 2009

Lettera alla Nuova Venezia

Leggo sul vostro giornale che, ancora una volta, il Sig. Mencini insiste nella tesi che il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido sia solo un movimento di protesta e di denuncia e non un “ambientalismo moderno pragmatico che  lavora e interviene nel territorio tutelandolo”.
Ma io chiede al Sig. Mencini  se lui, essendo un Verde  presente nel territorio, non si sia ancora accorto che questo è un momento di emergenza  per il Lido.
Non si è accorto che è in atto un processo colossale  di cementificazione a scapito del verde del Lido.
Ci sono forze finanziarie in possesso di consistenti capitali che con la scusa della “riqualificazione del Lido”  ottengono la possibilità, saltando o ignorare passaggi e verifiche previste dall’ordinamento democratico, di progettare e costruire di tutto e di più, mettendo i cittadini di fronte al fatto compiuto.
Abbiamo vissuto  la saga del Palacinema e vedremo come andrà a finire, ma di seguito ci sono altri progetti.
La vendita dell’Ospedale al Mare che, oltre alle conseguenze nel territorio dell’Ospedale stesso,  procurerà un altro scempio: la cancellazione del Parco della Favorita per la costruzione di condomini.
E’ di futura attuazione la (ancora una volta) “riqualificazione”  del parco delle Rose, si parla di garage sotterraneo e di centro commerciale.
Anche parte del parco del Des Bains sarà sacrificato per la costruzione di residence.
E cosa dire del Forte di Malamocco per il quale la Sovrintendenza ha dato parere favorevole al progetto.
Poi c’è tutta una serie di follie architettoniche ad esempio la sopraelevazione del lungomare del Lido, naturalmente abbattendo tutta la vegetazione esistente.
Per non parlare poi di darsene, aeroporto, garage su campi di calcio ecc. ecc. 
E’ codice rosso al Lido.
A questo punto secondo quanto scritto dal Sig. Mencini  le Associazioni dovrebbero collaborare, ma con chi ?
Sono state più volte inoltrate e, naturalmente rifiutate,  richieste di incontro con coloro che hanno in mente questo grande progetto per il Lido.
Lo scopo essenziale del Coordinamento delle Associazioni è quello di informare i cittadini di quanto sta avvenendo attraverso tutti i possibili mezzi di comunicazione e  tutte le forze sono impegnate per questo scopo.
La raccolta di 2746 firme contro l’abbattimento della pineta del casinò, la massiccia presenza del pubblico, l’altro giorno,  in sala e fuori della sala Volpi della Mostra del cinema e il successo della proiezione-denuncia del  documentario “Un altro Lido è possibile”, che ha richiesto uno sforzo non indifferente sia di lavoro che di costi,  ci lascia sperare per aver contribuito tutti a formare un consistente numero di persone informate che a loro volta ne informeranno altre.
Quando l’emergenza passerà allora gli sforzi potranno essere rivolti verso le, senza alcun dubbio, importanti azioni che ci stanno altrettanto a  cuore,   richiamate dal Sig. Mencini.

03 settembre 2009

Ringraziamento

Volevo ringraziare il Presidente della Biennale Paolo Baratta e il Direttore della 66^  Mostra del Cinema Marco Muller per la gentile concessione  della Sala Volpi al Coordinamento delle  Associazioni Ambientaliste  per la proiezione del documentario "Un altro Lido è possibile" dimostrando disponibilità e sensibiltà per i  problemi dei lidensi. Ringrazio anche, per la loro professionalità, i tecnici e, in particolar modo, il  Direttore di sala.

30 agosto 2009

Lettere varie ai giornali


E' urgente che in concomitanza con l'apertura delle spiagge Quattro Fontane ed Excelsior vengano tolte le transenne dei lavori  davanti  alla porta di entrata della spiaggia di fronte al Casinò.
Il primo giorno di spiaggia ci sarà un grande afflusso di macchine che trasporteranno tutte le attrezzature balneari.  Naturalmente è sparito anche il parcheggio  davanti alla porta della  spiaggia.  Devo ricordare che la maggioranza delle macchine serve per accompagnare  gli anziani che sono la maggioranza dei clienti di quelle spiagge e specialmente i diversamente abili che dovrebbero percorrere un lungo percorso per entrare in spiaggia. L'apertura della spiaggia è prevista per il 30 Maggio.
Berlusconite
La berlusconite è una grave malattia contagiosa.
Tutto il G8 si è svolto come uno spettacolo internazionale con la regia televisiva dell'Italia, della peggiore Italia.
Uno spettacolo voluto da Berlusconi con attori internazionali.
Aveva tutte le carte in regola da far invidia a Maria e ai suoi amici.
C'erano gli attori (presidenti) e le comparse (politicchioli), c'erano le hostess (veline?).
Hanno fatto pranzi (con i nostri soldi), bevute (con i soldi nostri) e forse altre cose (con i nostri soldi).
Si sono fatti anche dei bei costosi regali (sempre con i soldi nostri)
Quanto è stato speso ?
Riprese televisive, fotografie, sorrisi, passeggiate, mogli, parenti, saluti, baci. Berlusconi che salta, Obama che inciampa, chi in camicia chi in cravatta, questo era più bello dell'altro, che alta la moglie.
Questo è il Circo G8: "Venghino signori, venghino in onda a tutte le ore in tutte le televisioni".
La cosa più grave è che lo scenario di contorno è ben altro! e, inoltre, si doveva parlare di fame nel mondo !
Ma possibile che nessuno di loro abbia detto "Io non ci sto!" non l'ha detto Obama (ci speravamo) e non l'ha detto nemmeno Gedaffi che è tutto dire.
Il protagonismo e la berlusconite sono veramente una malattia contagiosa che ha contagiato non solo gli italiani ma anche gli stranieri quando vengono in Italia.
Cosa avrebbe detto un presidente che aveva un solo cappotto e che viaggiava in tram ? o cosa avrebbe detto un presidente ex partigiano che, preso per bizzarro, non aveva peli sulla lingua ? o un presidente che come parola d’ordine aveva: “Io non ci sto” ? Avevamo grandi speranze in un presidente come l’attuale ma sono svanite.
Quando sarà finito tutto e il Circo toglierà le tende cosa resterà di questo G8 ? Si penserà al prossimo ancora più spettacolare, sarà una lotta tra paesi per accapararsi la sede un po’ come le Expo’, le Olimpiadi o i Campionati del mondo. E noi faremo da spettatori con un grosso indice di gradimento, gli sponsor chiederanno di aumentare la pubblicità e Berlusconi ci guadagnerà ancor di più. Un appello agli italiani: cerchiamo un antidoto al virus di questa mostruosa malattia.
Dopo un anno...

Riguardando un rassegna stampa oggi ho visto che il 24 Gennaio del 2008 avevo inviato una segnalazione al Gazzettino riguardante la mancata segnaletica orizzontale in via Spalato al Lido di Venezia a seguito del capovolgimento della precedenza all’incrocio e all’istituzione del senso unico . Volevo ringraziare i responsabili perchè l’altro giorno, l’11 Giugno 2009, è stata dipinta la riga bianca e la scritta STOP sull'incrocio incriminato. Ci è voluto solo un anno e mezzo e, fortunatamente, che io abbia visto, solamente due lievi tamponamenti e un investimento ad una bicicletta con danni solo materiali.
Acqua alta
Ma insomma smettiamola ! La luna, il vento, l'imprevedibilità, l'evento eccezionale. La luna c'è sempre stata, anche il vento. Qualcuno, invece, sa dirci perché da quest'anno a parità di forza del vento e di marea del mare, in laguna abbiamo avuto per ogni fenomeno normale di acqua alta una media di 40 centimetri in più di questi ultimi 15 anni ?  Cosa è stato fatto in laguna prima dell'ultimo autunno ? Durante i lavori del Mose cosa è stato completato in particolare ? Quanto e come è stato scavato in laguna ? Cosa é stato cambiato (problema delle valli) in laguna ? Qualcuno dovrà risponderci ! Con la scusa degli eventi eccezionali non si indaga sull'intervento umano. Non vorrei, ad esempio,  che il Mose servisse per l'acqua alta creata dal Mose !
Due relatà uguali
Volevo esprimere un sentimento di solidarietà all'Associazione Mirano Condivisa, e con me, penso, anche i più di 2000 cittadini del Lido di Venezia che si sono battuti per la difesa del verde contro le cementificazioni. Ci auguriamo anche noi che la futura amministrazione di Spinea  possa rimediare. E' proprio vero: "di qualsiasi colore essa sia" nelle nostre due realtà i colori sono diversi ma il comportamento delle amministrazioni è sempre lo stesso: odio per il verde e amore per il cemento.
Previsioni pessime per il Lido di Venezia.

Oltre alla crisi mondiale che forse non influirà molto sulle sorti di tutti i singoli cittadini del Lido, si prospetta una crisi propria dell'isola. Abbiamo già assistito alla fine dell'Ospedale, alla fine del Nicelli, alla crisi degli alberghi, ai commercianti che pensano di chiudere, adesso con la costruzione del nuovo palazzo assisteremo alla fine dei congressi che portavano un po' di ossigeno ai commercianti.
Si sta attuando un'opera di deflorizzazione di tutto il Lido cominciando dalla pineta del casinò, dalle riviere, dai lungomari, dai viali (tigli sani di via Duodo) sembra si parli di costruire anche sul Parco delle Rose, ma si può sapere che Lido vogliono questi nostri amministratori ? Un Lido di cemento al posto degli alberi forse per farci diventare come Jesolo lido o  Sottomarina?
L'esperienza non è servita a nulla: Blue Moon, ponte della vergogna, opere che noi cittadini ne avremo volentieri fatto a meno.
Adesso un'altra opera  un palazzo del cinema mega galattico al posto di una  pineta, davanti ad un Casinò orrendo e accanto ad un vecchio palazzo ancora più orrendo se si ripristinasse la vecchia facciata fascista rovinando una bella e profumata pineta considerata "impropria", questo ê vero scempio!
Impropria ? Chi pecca d'improprietà sono coloro che non sanno vedere il futuro, i giudizi futuri, guardando all'architettura prevalente del Lido.
Non si sono accorti di avere ville art nouveau, déco, floreale, biedermeier, che, pur non facendo concorrenza con le splendide magioni barcellonesi o bruxellesi, sono un  bel esempio adriatico dell'architettura dell'inizio del secolo.
E le pinete fanno parte integrante dell' art déco, come i giardini, le strade. C'è uno STILE da mantenere. E' una questione di stile, per l'appunto.
E lo stile futuro, quello  che vogliono, è veramente improprio, disproporzionato, disumanizzato, disappropriato. Il Lido potrebbe essere un gioiello. Noi vogliamo un Lido migliore: "Un altro Lido è possibile".
Cancellate i parchi !
Ultimamente al Lido si sentono notizie davvero preoccupanti, oltre alla prevista costruzione di condomini al Parco della Favorita, uno dei pochi posti di aggregazione e socializzazione del Lido con campi di tennis, giochi e festeggiamenti all’aperto specialmente in primavera, sembra che anche al Parco del Des Bains sia stata concessa area verde per la costruzione di residence. Ma quello che preoccupa di più gli abitanti sono le voci di cementificazione anche al Parco delle Rose trasformando questo parco e il suo giardino liberty (da notare il cancello in perfetto stile con un rarissimo glicine bianco) in condomini, supermercato e garage sotterraneo. Se queste voci fossero vere si tratterebbe di un altro scempio come l’abbattimento della pineta del casinò. Ma noi cittadini come facciamo a sopportare anche questo ? . E’ in atto, da chi ci amministra, una guerra contro il verde, contro le pinete, contro i giardini, contro i parchi. Spero che tutte queste siano solo voci. Gradirei e spererei in una smentita da chi di dovere. Sembra impossibile questa guerra contro i parchi. Per fortuna che il piccolo spazio verde del mio condominio non l’abbiamo chiamato “Parco” altrimenti mi troverei un palazzo davanti alla finestra”.
Simulazione di soccorso

Vorrei rilanciare un'idea che mi era venuta durante un mio intervento a Televenezia riguardante la sanità del Lido. Perchè non facciamo, come si fa nei paesi più avanzati e anche in qualche parte d'Italia,  una bella simulazione di soccorso di incidente al Lido di Venezia ? Ipotizziamo, facendo tutti gli scongiuri del caso, che un autobus ACTV avesse un incidente, oppure un crollo di una palazzina, uno scoppio di bombola,  insomma un incidente con una decina di feriti. Naturalmente la simulazione dovrebbe essere improvvisa e non preparata altrimenti i risultati sarebbero alterati. Quanti feriti ci stanno nell'unica ambulanza ? I vigili del fuoco avrebbero a disposizione qualche mezzo ? Quello che resta dell'Ospedale al mare sarebbe in grado di dare i primi soccorsi ? Il S.Camillo è attrezzato ?  L'idroambulanza dove sarà in quel momento, magari a Burano ? E l'elicottero.... !? In quanto tempo si arriva all'Ospedale Civile ? E all'Angelo a Mestre, o forse al Dolo come già capitato? Quanti sarebbero i morti ?
Mi piacerebbe molto conoscere le risposte a tutte queste domande e poi vorrei sapere la cosa più importante: chi sarebbero i reponsabili ? Il Sindaco ? Il Direttore generale dell'Asl 12 ? La municipalità del Lido ? I cittadini che non hanno protestato abbastanza ? Forse i responsabili diranno che la colpa è della fatalità. Ma davanti ad un Tribunale sarà difficile discolparsi. Consiglierei a costoro di munirsi di un bel cornetto  rosso e portarselo sempre dietro, io, come cittadino del Lido a rischio, lo porto sempre con me, non si sa mai....
Giro d'Italia
Alla vigilia della ricognizione ciclistica del Prof. Cacciari al Lido di Venezia e sul percorso del Giro d'Italia qualcuno  probabilmente, ha dato disposizione di eliminare tutti i cartelli, manifesti di contestazione contro l'abbattimento dei 132 (centotrentadue !) alberi. Non c'é più niente. Sono stati tolti tutti. Quelli intorno all'ex pineta, quelli plasticati con la storia della pineta tutti di seguito sul ponte della vergogna, quelli in Gran Viale con l'ingrandimento dell'articolo sul Corriere della Sera nazionale (Rossellini-Monicelli) che hanno fatto più male al nostro sindaco. C'è stato anche un tentativo, non andato a buon fine, di togliere anche quelli all'interno di negozi. E' chiaro che questi cartelli "abusivi" messi da abitanti sconosciuti del Lido, ad un certo momento dovevano essere tolti, ma proprio adesso ? Spero che il sindaco sia venuto, magari in incognito e non ufficialmente, qualche giorno fa così vedeva di persona, se non sono bastate le 2550 firme, la contrarietà dei cittadini a questo enorme scempio ambientale.
Lettera ad Obama

Signor Presidente,
Siamo gli abitanti di una piccola ma importante isola italiana, il Lido di Venezia. Abitanti con una grande sensibilità ambientale e la cultura del rispetto degli alberi e del verde. Abbiamo letto con molto interesse la sua politica contro l'inquinamento ambientale. Purtroppo da noi siamo ancora "all'era di Bush"  qui si abbattono gli alberi per sostituirli a cemento. Stiamo cercando di salvare, con tutte le nostre forze, una pineta storica di 120 pini marittimi che ha la colpa di trovarsi dove i nostri amministratori politici, che, a detta loro, tifavano per lei,  hanno deciso di costruire un nuovo grande palazzo per la Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia che si svolge in quest'isola da quasi 70 anni. Ci hanno promesso altri 170 alberi da piantare chissà dove, ma noi vogliamo la nostra pineta, luogo di incontro di socializzazione di giovani ed anziani. Abbiamo  raccolto finora 2.550 firme, abbiamo lottato con tutti i mezzi: stampa, televisione. La farsa all'italiana è che i fondi per la costruzione ancora non ci sono e non conosciamo paese occidentale che possa permettere costruzioni pubbliche in mancanza di sovvenzione. Ci rivolgiamo a Lei, consapevoli che questo nostro problema è infinitesimo in confronto ai suoi ma ci farebbe cosa molto gradita se ci inviasse un piccolo cenno di solidarietà.
Consapevoli che ne ha molto bisogno, le inviamo i nostri più sinceri auguri.
Doppio prezzo

Ristoratori, imparate dall'ACTV esponete due listini uno  "Menu Tariffa intera  60 euro " e l'altro "Menu Carta Venezia 11 euro". (proporzione del prezzo dei biglietti).
Esigete la presentazione della carta venezia e quando la finanza verrà a controllarvi, mandatela all'ACTV.
Sito del Gazzettino
Io, normalmente,  vengo soprannominato il signor "no" a causa delle mie lotte (ad esempio contro l'abbattimento della pineta del casinò del lido ), ma questa volta voglio dare a Cesare quel che è di Cesare.
Devo complimentarmi per il nuovo sito su internet del Gazzettino. Ho sentito chi diceva "era meglio prima" ma non è assolutamente vero. Il sito è veramente bello sia dal punto di vista estetico che di navigazione. Sfogliare il giornale e leggerne gli articoli è di una facilità estrema. Per non parlare poi del nuovo giornale on line che sarà il futuro (purtroppo o per fortuna) di tutti giornali cartacei. Forse bisognerebbe tenere più aggiornata la ricerca indicizzando tutti i testi e non solo una parte come sembra (non trova stringhe esistenti) e, un altro rilievo tecnico, quando si sfoglia il giornale nel menu manca "home" per tornare alla Home page (ilgazzettino.it). Ma sono inezie che provengono da un 63enne come me che mangia da sempre pane e informatica con contorno di internet. Quando vedo queste iniziative, penso a mio fratello che "veneziano doc" vive a Lussemburgo e a tutti i veneziani in giro per il mondo che possono seguire le nostre notizie locali in tempo quasi reale. A volte è proprio mio fratello che via e-mail mi aggiorna delle notizie lette sul gazzettino che a me sono sfuggite. Continuate così e auguri.
Vaporino fantasma
Esiste una linea diretta Lido S.Zaccaria e viceversa che al pomeriggio e alla sera (dicono anche alla mattina) viaggia completamente vuota dal Lido per S.Zaccaria e con pochissime persone da S.Zaccaria al Lido.
Dal lido questa linea parte dal più lontano dei pontili (quello deserto dell'Alilaguna).
Ma come ?, mi sono chiesto, tutti i vaporini sono stracarichi e quello parte  vuoto ?
Ho chiesto informazioni: nessun dipendente, nessuno in biglietteria, dico nessuno sapeva dell'esistenza di questa linea.
Nè i dipendenti ACTV né di  Vela agli sportelli dico e ripeto nessuno né al Lido nè a Venezia, ho chiesto a tutti mi dicevano di guardare il tabellone.
Non c'é traccia da nessuna parte di questa linea. E gli orari ? niente. Ad un gruppo di lavoratori ACTV increduli che erano in pausa ho fatto vedere il vaporino che partiva vuoto dal Lido e mi hanno risposto "sarà un bis".
Salito da solo su uno di questi vaporino ho fatto un meraviglioso viaggi tipo "taxi" fino a S.Zaccaria (nove minuti). Ho letto il cartello sul fianco "Navetta Lido-S.Zaccaria e viceversa" e ho chiesto al marinaio se sapeva gli orari. La risposta è stata "no" perchè  era la prima volta in quella linea.
Allora, caro ACTV, vogliamo pubblicizzare questa linea ? Vogliamo mettere un fogliettino con gli orari, magari scritti a mano sullo sportello così in biglietteria possono, se domandi, alzare un dito e indicarti il foglietto ? Grazie.
Il catastrofista
In una mia lettera inviata in novembre elencavo tutto quanto sarebbe accaduto  a seguito della  decisione di costruire il palazzo del cinema proprio al posto della pineta. Deriso come catastrofista, una delle prime cose, la più futile che avevo scritto,  era che il trasferimento dei baretti in centro abitato avrebbe creato l'effetto "S.Margherita" con la protesta dei vicini. Questo, naturalmente, si è avverato.
Ma questa non è l'unica cosa che dovrebbe fermare i nostri costruttori/amministratori. ( li considero un'unica identità).
L'elenco è lungo:
- Il taglio della sovvenzione dello Stato per il Centenario dell'Unità d'Italia
- Il taglio della sovvenzione promessa dalla Regione
- la mancata vendita dell'ex ospedale al mare ovvero la probabile svendita dopo la decisione della sovrintendenza di vincolare l'area  (previsto nella stessa lettera)
- la protesta dei cittadini per il taglio degli alberi
- 10 associazioni ambientaliste mobilitate
- I 2550 cittadini che hanno firmato.
- gli altri cittadini che non avendo potuto firmare sono contrari
- le dimissioni del delegato all'ambiente che è stato messo in disparte dalla presidenza della municipalità
- i malumori all'interno della municipalità stessa
- Esperti ed intellettuali contrari che parteciperanno ad incontri in programma
- Iniziative con proiezioni di filmati sugli scempi ambientali al Lido
- la crisi economica che dovrebbe far dirottare i fondi verso cose più urgenti e consone ai bisogni dei cittadini
- la crisi del cinema italiano
- l'affluenza ridotta all'ultima  mostra
- l'inflazione di mostre del cinema che crescono come i funghi i italia e all'estero
- il taglio dello Stato alle produzioni di film italiani
- la tecnologia che cambierà completamente i sistemi di proieziodanaro dei film
- l'incognita sugli scavi  vicino al mare in una zona geologicamente delicata
- la distruzione di uno storico forte austriaco
- la distruzione della galleria tra il casinò e l'attuale palazzo  recentemente ristrutturata  con alti costi
- l'impossibilità di ospitare congressi col rischio di sviare per sempre la ricettività dei congressi al Lido
- lo stravolgimento della viabilità in vicinanza del cantiere
- i disagi dei clienti delle spiagge limitrofe
- il normale svolgimento delle mostre durante gli anni del cantiere (gli attori sfileranno uscendo dalle buche)
- l'ubicazione della "carovana del cinema" tende stand ecc.
- la probabile chiusura del boschetto del casinò  durante i lavori
nonostante tutto questo ed altri inconvenienti, che lascio elencare ad altri lettori, "loro" vanno avanti lo stesso perchè interpellati mi hanno detto che questi sono i contro ma ci sono da non sottovalutare anche i pro:
1000 posti di lavoro per giovani durante i 15 giorni della mostra ed alberghi e ristoranti pieni per 10 giorni.
Ho interpellato uno dei  proprietari del  più famoso ristorante del Gran Viale, mi ha detto che i giorni di bassissima presenza sono stati proprio quelli della mostra del cinema.
Per i giovani facciamo un po' di calcoli: con i soldi del nuovo palazzo si potrebbero stipendiare  i 1000 giovani  con  1000 euro  al mese  per sette o otto anni.
Basta, bisogna fermarli !

28 agosto 2009

A proposito di salvaguardia della laguna

 Quando da piccolo, in riva al mare, costruivo delle dighe di sabbia sulla battigia, passavo il tempo a vedere come la forza delle onde del mare cercavano uno sbocco per superare quella difesa. Naturalmnte il mare vinceva sempr, non oltrepassava la diga ma la aggirava allagando la parte pi bassa della sabbia. Ora, dopo la costruzione del Mose, quando si chiuderanno le paratie ed il mare premerà su di esse, chiaramente il mare cercherà uno sbocco. A fianco del Mose degli Alberoni attualmente c'è la zona pi bassa del Lido di Venezia. Albero- iii è appena a due metri sul livello del mare, la strada che dal mare porta in laguna è pianeggiante a differenza delle altre parti del Lido (Il Gran Viale è in salita verso le spiagge, i lungomari sono molto pi alti rispetto alle spiagge. Tutto il Lido, in quei punti, era una grande duna). Anche mettendo da parte la polemica ambientalista (nidificazione, piantagioni, paesaggio naturale ecc.) il problema è di difesa e salvaguardia della laguna e di Venezia. Non credo che il Consorzio costruttore del Mose con i milioni di euro a disposizione cada nel tranello di fare acqua nel momento di inaugurare la chiusura delle dighe mobili e quindi si premurerà di costruire, al posto della duna, non voluta dai bagnanti e dagli abitanti, magari una diga di protezione in cemento simile ai murazzi, Il Consorzio, per esperienza (vedi No Mose) non lo ferma nessuno. Bagnati, abitanti, meditate: meglio una duna naturale.
Risposta a Vaccari

Nella sua lettera ospitata in questa rubrica il lettore Gigi Vaccari fa riferimento ad una “democrazia utopistica” che non ammette la logica del fatto compiuto e dove i cittadini devono essere coinvolti in un confronto con le Istituzioni e quindi in un meccanismo di “tesi + antitesi “ che dovrebbe condurre ad una “sintesi” condivisa.
Nel momento attuale avviene qualcosa di molto diverso: oggi il cittadino, e spesso anche gli organi democratici istituzionali, non vengono coinvolti in progetti che invece passano velocemente sopra la loro testa.
Penso al progetto della sublagunare, progetto che non è neanche stato portato in Consiglio Comunale ma che è comunque diventato “opera di pubblica necessita’”.
Penso anche ad altri progetti di Grandi Opere come il M.O.S.E. , il Nuovo Palazzo del Cinema, la costruzione del Megatubo, la vendita dell’area ex Ospedale al Mare. Tutti progetti che volano sulle ali di “Leggi Obiettivo” piuttosto che di “Ordinanze presidenziali” o di “Conferenze di servizi” saltando o ignorando passaggi e verifiche previste dall’ordinamento democratico mettendo, così, Comune,Municipalità e cittadini di fronte a quel fatto compiuto che lei, signor Vaccari, giustamente considera inaccettabile.
Le ricordo che dietro a questi progetti di Grandi Opere ci sono Consorzi di Imprese che esercitano pressioni fortissime per realizzarli comunque e dovunque e che in qualche caso tirano in lungo le opere per incassare più denaro (vedi la disgustosa vicenda “Ponte di Calatrava”).
Bandiera Blu

Non vorrei sbagliarmi, e attendo qualche autorevole rettifica, ma da una piccola inchiesta che ho fatto mi sembra che la Municipalità del Lido non si sia mai interessata  dell'acqua di mare. E' stata  una fortuna.  Non vorrei che proprio per questo motivo il Lido ha guadagnato la bandiera blu....
Orecchie da mercante
Ho una grossa curiosità. Vorrei sapere chi frequentano i responsabili dell’abbattimento della pineta del Casinò.
Io immagino  che in questi giorni non si facciano vedere da nessuno. Penso che non vadano in un bar, in una tabaccheria, in un negozio, che stiano chiusi in casa, in ufficio o in cantiere. Possibile che noi gente comune passeggiando qui al Lido non sentiamo altro che parolacce e proteste contro di loro ?  Anche chi era incerto prima dello scempio, ora, dopo aver visto la mattanza forse è più accanito degli altri. Io inviterei i responsabili, ad esempio,  a salire in un autobus ACTV che passa davanti alla ex pineta  e sentire i commenti infuriati della gente. La parola più gradevole è “Vergogna!” Eppure loro, da quello che scrivono,  vivono nella loro illusione di aver salvato il Lido dalla morte, aver salvato la Mostra del Cinema, aver dato lavoro a  migliaia di giovani. Ma la gente comune, che ha la testa sulle spalle, non la pensa come loro. Avrebbero “salvato”  come dicono loro (ed è tutto da giudicare)  allo stesso modo costruendo il palazzo in altro luogo vicino (vedi altri progetti) senza abbattere la pineta!
Spiagge della Ciga grandi cambiamenti

Vorrei sapere se il Sig. Mosetto conosce bene la spiaggia della Ciga.
In particolare vorrei parlare della spiaggia del Des Bains e delle Quattro Fontane quella frequentata per la maggior parte da veneziani, lidensi e anche, da qualche  mestrino.
Io posso dire che conosco abbastanza bene la spiaggia delle Quattro fontane in quanto la frequento da soli 40 anni.
Conosce la clientela ?
Conosce l'età media dei suoi clienti ?
Purtroppo o forse per fortuna dovrebbe aggirarsi sui 50 anni.
Nella zona dove sono io la media aumenta in modo impressionante.
La clientela è una clientela abitudinaria e statica nel  tempo.
Le capanne sono di due tipi, quelle a carattere familiare e quelle a gruppi di amici  che dividono il canone della capanna che normalmente viene presa per tutta la stagione.
Le uniche variazioni che ho visto nel tempo sono solo, purtroppo, quando qualcuno passa a miglior vita.
Tutti si conoscono e c'é una grande aggregazione tra le file delle capanne.
Fanno eccezione i rapporti contro i componenti delle capanne troppo affollate e chiassose che normalmente vengono isolate dal chiamiamolo “clan” e l’anno dopo cambiano zona.  Capita spesso che gruppi di persone di capanne vicine si trovino anche d'inverno  per cene, per il gioco delle carte o anche per vacanze invernali insieme. 
La giornata si svolge quasi per tutti allo stesso modo: bagno mattutino, pranzo, riposo assoluto pomeridiano,  gioco della carte.
Praticamente, e tutti ne sono consapevoli, è una vita pressappoco da Casa di riposo che in questo caso è Spiaggia di riposo.
I giovani, naturalmente, disertano questo tipo di spiaggia.
Devo dire che quei pochi giovani che frequentano la spiaggia non sono assolutamente ben visti.
Il 90% delle discussioni tra i clienti si crea proprio a causa del comportamento dei gruppi di giovani.
Esempi:  atti vandalici nei confronti dei servizi della Ciga (docce, lavabi, bar).
Alterchi e questioni con i gestori dei bar ristoranti che arrivano al punto di allontanarli minacciando  di chiamare la polizia.
Questioni tra genitori e figlie che vengono accusate di provocare reazioni non proprio “educate” mostrandosi ai giovani “vu’ cumprà” di origine marocchina.
E qui nasce il grosso problema per i clienti: i “vu’ cumprà”.
Se c’è nell’intimo degli italiani una piccola vena di razzismo qui esplode.
La maggior parte del “clan” , e io assolutamente mi dissocio, diventa giorno per giorno sempre più razzista. L’adito lo da la presenza massiccia di venditori ambulanti nella spiaggia. L’argomento del giorno è sempre quello
“Basta, non se ne può più, sono padroni loro della spiaggia, sono tutti intorno ai servizi, sono lì che guardano quando le donne fanno la doccia, ogni due minuti vengono a vendere, entrano anche nella nostra zona privata, non bastano i marocchini adesso ci sono indiani e cinesi, dormono per terra vicino alle docce, nessuno li manda via, è ora di finirla….. “ ecc. ecc. 
Però dopo, comportamento classico degli italiani,  sono pronti a comprare tutte le cianfrusaglie che vendono trattandoli come amici e cercando di farsi vedere solidali con loro inconsapevoli che questo provocherà l’arrivo di altri (regola di mercato).   
Ma non vorrei andare fuori tema, torniamo al Sig: Mosetto.
Due sono le cose o anche lei è un  frequentatore delle sue spiagge e allora tutta questa descrizione non è servita a nulla in quanto ne è a conoscenza, oppure se mi ha letto, e le assicuro che quanto ho scritto è la pura verità, può chiedere a chiunque, le chiedo: “Come pensa di cambiare ? “ non lo chiedo con polemica, ma vorrei sapere veramente come cambierà la spiaggia dal prossimo anno. So che c’è del fermento tra i clienti che, con l’apertura del famigerato cantiere per il palacinema, oltre ad aver deplorato l’abbattimento della pineta, hanno paura che per un po’ di stagioni ci sia un gran disturbo e già pensano di cambiare spiaggia, ma lo pensano solo, perché le ho già detto che sono abitudinari e prenderanno la capanna anche quest’anno. Quindi non ci sarà un cambio di clientela. La spiaggia fino alle 23, buona idea, infatti sentivo che c’era un po’ d’invidia tra i clienti della Ciga e del Consorzio per l’apertura serale. Ma le consiglio di fare una prova magari un giorno alla settimana perché penso così che funzionerà, ma tutti i  giorni, con questo tipo di clientela, penso diventi un flop anche dal punto di vista delle spese per la Ciga che sarebbe costretta ad aumentare i prezzi.   
Attrazioni, bar aperti, musica alla sera.  Sì ma dove sono i giovani che verrebbero ? e i gestori che di giorno li mandano via per il loro comportamento,  di sera li accoglierebbero ? Forse verrebbero quelli che frequentavano i baretti che sono stati trasferiti nel lungomare ?
Aspetto con ansia un programma dettagliato sulle spiagge  che spero non sia come quello che è stato presentato per la cementificazione, che rovinerà il Lido, ma questa è un'altra storia.
A Venezia slitta l’alienazione dell’Ospedale al Mare.

Per dovere di cronaca a seguito dell'articolo del 30 marzo 2009 andrebbe precisato  che  nonostante la grossa battaglia che noi abitanti del Lido e il coordinamento di 10 Associazioni ambientaliste abbiamo fatto con la raccolta di 2746 firme e con tutta una serie di proteste (siti internet, blog, youtube, facebook con fimati, DVD, lettere ai giornali, un libro redatto dal sottoscritto con raccolta di tutte le petizioni, le lettere. le foto, gli incontri ecc ecc), la nostra controparte (Governo-Regione-Sindaco-Municipalità)  che era da tempo messa in guardia da noi per quanto sarebbe accaduto, ha iniziato lo stesso i lavori  procurando uno scempio devastante abbattendo una intera pineta di 88 pini marittimi e altri 50 alberi attigui in una zona protetta del Lido. Si tratta della pineta storica che si trovava al centro del Lido di Venezia nel piazzale del Casinò. Quando lo dicevamo noi non ci badavano, adesso, subito dopo l'abbattimento degli alberi, dicono quello che noi avevamo pubblicato centinaia di volte anche su manifesti e locandine: che non ci sarebbe stata la sovvenzione e che i lavori sarebbero rimasti fermi per anni. Tutte queste notizie da voi pubblicate oggi si sapevano anche ieri ma pur consapevoli hanno fatto un blitz mattiniero all’interno di un fortino che avevano creato antiprotesta  prendendoci  in contropiede è hanno prima spezzato (per non far rumore)  e poi segato  i 138 alberi.  Gli abitanti sono inorriditi  !   Uno scempio così  non si sarebbe mai immaginato  col benestare del  Sindaco (professore di estetica) e della Municipalità che per farsi eleggere avevano presentato un programma completamente opposto a quanto hanno compiuto.  I progetti alternativi c’erano e il nuovo Palacinema si poteva costruire senza l’abbattimento del verde. Al Lido di Venezia e iniziato, inoltre,  un enorme processo di deflorizzazione e di cementificazione, ma questa è un’altra storia.
Risposta al Sig. Mencini 
Sono contento che un politico abbia risposto alla mia lettera ai veneziani da un lidense.
E proprio un politico del gruppo verde che, secondo me, in contrasto con la "Dichiarazione sui principi ispiratori",  ha avvallato lo scempio del taglio della pineta del Casinò.
Di “apocalittico”, nella mia lettera, c’è solo il piazzale del Casinò come si presenta adesso e non credo lo neghi nessuno (vedi anche le disdette dei congressisti dopo il sopralluogo del posto).
Per il resto sfido il consigliere a contestare punto per punto quanto scritto, ma del resto ha già ammesso che “c’è molto ancora da fare e da lavorare”.
Io spero che non si faccia e si lavori col cemento a scapito del verde.
Non avrei mai pensato di dover, io, prendere le difese del verde nei confronti di un verde; e non mi si ripeta che era stato deciso da tutti nel 2004 (vedi risposta al sig. Giandomenico Mencini a pag. 31 del mio libro “Quando Golia batte Davide” da parte di Cristina Romieri). 
Sparare contro tutto e tutti ? io ho “sparato” solo contro gli scempi di questa amministrazione, leggendo la risposta sembra quasi che io sia anche contro gli ambientalisti del Lido, assieme ai quali sto battendomi (raccolte 2760 firme) e   continuerò a battermi (seguendo proprio la via corretta e costruttiva citata nella risposta) perché: “Un Altro Lido è Possibile”.

   
Amianto
Per favore vorrei che qualcuno mi spiegasse una cosa.
E’ stato trovato amianto sotto il piazzale del Casinò del Lido di Venezia.
Premesso che due mesi prima di allestire il cantiere sono stati fatti lavori di carotaggio  su tutto il piazzale con fori molto vicini gli uni agli  altri (ricordate che è stato perfino troncato un cavo Telecom con conseguente black-out degli uffici della mostra in un momento molto critico ?)
A parte che se si vanno a vedere le lettere al gazzettino del dicembre 2008 il sottoscritto aveva espresso più di qualche dubbio su quello che si poteva trovare scavando  (l'amianto c'è sempre stato  al Lido  specialmente sulla sabbia  quando  le capanne  erano quasi completamente in ethernit e con poco legno.  I pezzi rotti anche dei tetti sono stati per parecchio tempo sulla sabbia di tutte le spiagge Ciga e Alberoni).
Ma io vorrei sapere quale di queste ipotesi potrebbe essere quella valida:
1 - Avevano trovato l'amianto e hanno nascosto la notizia per tagliare subito gli alberi ed iniziare i lavori.
2 - La quantità  di amianto è  poca allora potrebbe essere anche una scusa per interrompere i lavori nascondendo il motivo vero, quello  della mancanza di fondi.
3 - Non c’è solo amianto ma anche altro materiale inquinante che si doveva trovare coi carotaggi ed hanno subito bloccato i lavori..
4 - La analisi dei carotaggi sono arrivate in ritardo e, senza aspettarle, nel frattempo hanno tagliato i pini.
5 - I carotaggi sono stati fatti tanto per farli ed è stato speso danaro pubblico per niente.
  
Qualsiasi sia una di queste ipotesi si intravede dolo da parte dei  responsabili o del cantiere o dei carotaggi, a meno che non ci sia un’altra ipotesi che non sono in grado prospettare. L’attendo da parte di qualche responsabile sperando in una ipotesi attendibile che  fughi tutti questi dubbi a me e ai cittadini del Lido che non volevano il taglio della pineta.
Anche l’Independent "piange" la spiaggia di Visconti.
Ma quale spiaggia di Visconti ?
Dimenticano, gli inglesi, che nell'immaginario collettivo si sarebbe dovuto trattare della spiaggia prospiciente l'hotel des Bains la cui facciata fu costruita in polistirolo espanso sulla spiaggia degli Alberoni. La scena  si sarebbe potuta girare ovunque,  a Jesolo o a Sottomarina.
Se sono tanto nostalgici della Morte a Venezia, anche per i suoi aspetti omo- pedofili, così tanto amati dagli abitanti di Albione, si riferiscano, semmai,  alla spiaggia del des Bains.
Tanto male ha fatto questo film (tra l'altro bellissimo e con un'eleganza stilistica eccezionale e con una colonna sonora straordinaria) all'immagine di Venezia nel mondo.
Un Lido  decadente  e senza  più vita né vitalità proprio in un momento, gli albori del 1900, in cui stava vivendo la sua creazione floreale del monde nouveau.
Ora, a causa di Donna Leon, che ha vietato la traduzione italiana dei suoi libri, gli inglesi conoscono solo il commissario Brunetti e colleghi,   in una Venezia che  passa per città corrotta e cinica.
Invece di farli "piangere" invitiamo gli inglesi tra le dune della spiaggia degli Alberoni e, conoscendoli,  apprezzeranno anche loro sia le dune e la fauna esistente, che la futura duna  degli Alberoni.
  
Il caos in piazzale del Casinò del Lido

- La zona non è del Comune ma è stata data in concessione alla Biennale ? - La Biennale non ha i cartelli adatti ? (sentito dire) - La segnaletica si contraddice ad ogni passo - La pista è ciclabile ma anche pedonale - Ci sono cartelli che indicano "cicli a mano"  ma ci sono anche quelli che dicono pista ciclabile e contemporaneamente marciapiede per pedoni - Gli ultimi  lavori sulla terrazza hanno ristretto il  marciapiede, alias pista ciclabile, che in certi punti è largo 108 centimetri e dovrebbe servire per il passaggio di biciclette e pedoni in due sensi di marcia! Ci sono dipinte per terra biciclette e pedoni e le frecce in due sensi di marcia ma all'uscita (altezza via Candia) diventa un solo senso. A causa della promiscuità (pedoni e biciclette) di chi sarà la colpa in caso di incidente? ognuno ritiene di aver ragione, sarà il ciclista ad investire il pedone o il pedone a non stare attento alle biciclette ? Naturalmente i vigili urbani (forse perchè la zona non è di loro competenza) non si fanno vivi. Ho visto la polizia che ferma solo macchine e moto disinteressandosi delle biciclette anche se percorrono la strada vietata e con il semaforo rosso - Cosa comporta tutto questo ?: Biciclette sui due sensi sia sulla strada (dove sono vietate) che sul marciapiede. Ciclisti e pedoni a rischio investimento che sul marciapiede si gridano dietro anche a causa dell'inesistenza dei campanelli sulle bici del Lido (non ha mai capito il perché). Le biciclette parcheggiate alla rinfusa occupano, poi, gran parte della pista/marciapiede.
Quanto meglio sarebbe stato spostare di pochi centimetri il recinto del noto scempio (area pini ora dell'amianto) e creare una pista ciclabile a fianco della strada? Ma naturalmente le cose logiche in quella zona non esistono è la zona dell'illogicità a partire dalla prima pietra, all'amianto, e in poi chissa per quanto tempo ancora.
Vesta e gli alberi

Ho visto delle risposte sul Gazzettino da parte di Vesta, noto che risponde solo quando è convinta di aver ragione e forse in quei casi ce l'ha. Allora vorrei richiedere a Vesta spiegazioni sul taglio dei famosi lecci del lungomare fronte Casinò al Lido ed in particolare vorrei sapere dal loro punto di vista come si è svolta tutta la storia antecedente all'abbattimento.
Ecco le 10 domande:
1) Risulta alla Vesta che prima dell'ottobre 2008 gli alberi in questione erano sanissimi e rigogliosi malgrado il maltrattamento per l'installazione dei cartelloni pubblicitari ogni anno per la Mostra del Cinema ?
2) Risulta alla Vesta che a causa degli scavi per i sottoservizi del nuovo placinema, contravvenendo al regolamento comunale, è stato scavato a filo d'albero e non ai tre metri previsti ?
3) Risulta alla Vesta che in tale occasione sono state amputate le radici di quegli alberi lato Casinò ?
4) Risulta alla Vesta che a causa del vento mentre gli scavi sono stati aperti per  più di due mesi (sempre contravvenendo al regolamento)  è caduto un leccio dalla parte delle radici troncate ?
5) Chi ha tagliato un mese prima di questo intervento una serie di alberi che si trovavano sulla stessa fila e senza nessun cartello?
6) Risulta alla Vesta che i "Gravi problemi statici" scritti sui loro cartelli sono stati creati e non naturali?
7) Come mai il giorno dopo del taglio degli alberi sono stati immediatamente piantati i pali per i cartelloni pubblicitari (ma questo non è di competenza Vesta e la domanda è rivolta anche ad altri)
8) E' vero come sentito dire da esperti (forse anche degli stessi abbattitori) che bastavano due pali per salvare molti degli alberi abbattuti?
9) Quali sono le motivazioni vere del taglio di questi alberi, quelle vere non quelle scritte sui cartelli?
10) Esiste una complicità tra Vesta e la direzione dei lavori del palacinema che fa sì che Vesta sia solo esecutrice di ordini senza metterci nessun parere professionale (vedi l'abbattimento dell'intera pineta e, specialmente, di 1/3 del giardino del Casinò)?
Giovanni Gusso
Leggo ora l'articolo di Lorenzo Mayer sulle speranze di  Giovanni Gusso di veder terminare le grandi opere e quindi di essere rieletto.
Io, come ho scritto più volte, sono solo un cittadino del Lido  che non si è mai  addentrato nella politica, ma permettetemi una piccola e forse dilettatesca analisi.
Cosa spera Giovanni Gusso ? Ha paura della maggioranza dei voti di centro-destra? Ma questa è una pura illusione. Non è della destra che deve aver paura, ma dei suoi ex elettori di centro-sinistra !
Raccogliendo con le Associazioni ambientaliste  le 2700 firme contro l'abbattimento dei pini del casinò ho potuto tastare il polso degli abitanti del Lido. Il principale colpevole degli scempi del Lido, per i firmatari, è proprio lui. Dalle interviste, che poi sono state pubblicate su internet, si capisce benissimo che  l'identikit di chi ha firmato è il cittadino di sinistra o di centrosinistra che si è visto tradire. Esisteva un  programma che prevedeva tutt'altro di quanto è poi stato fatto. I cittadini hanno votato la persona ma hanno letto anche il programma. Provate ad esempio che vada  a chiedere i voti agli abitanti di Malamocco che sono imbestialiti contro di lui. Mi risulta che hanno chiesto un incontro e lui non si fa vivo; pensate che se lo ricorderanno quando andranno a votare?
Non credo poi che all'interno dei responsabili e degli iscritti alle Associazioni Ambientaliste del Lido, apolitiche, ci siano simpatizzanti di centro-destra.
Io penso che se dal cilindro del centro-sinistra non uscirà un affidabile nome nuovo la prospettiva è di passare, purtroppo,  la mano sperando che almeno i "nuovi" ascoltino i problemi dei cittadini e dell'ambiente.  
Articolo sul Gazzettino
La protesta degli ambientalisti contro l’abbattimento dei pini marittimi in lungomare Marconi per fare posto al nuovo Palazzo del cinema del Lido diventa un libro. “Quando Golia batte Davide”. Questo il titolo del libro di Paolo Fumagalli lidense di 63 anni che ha raccolto, in una pubblicazione, gran parte della documentazione di questa vicenda che da mesi tiene banco al Lido. Il libro è stato pubblicato attraverso il sito www.ilmiolibro.it, dove si può trovare anche in vendita, del gruppo editoriale “L’Espresso”. Un racconto di 116 pagine corredate da fotografie a colori, lettere e articoli di giornale. «E’ il resoconto di una battaglia persa – scrive Fumagalli – ma l’esperienza non è stata affatto negativa».
L’isola verde
  
Cari amici veneziani che verrete, come ogni anno al Lido nelle "vostre" capanne (con quello che avete pagato in questi anni potrebbero proprio essere vostre) vi avviso: se quest´inverno non siete mai venuti al Lido preparatevi a delle novità. Come prima cosa, quando arriverete al Lido col vaporetto, non vedrete più il Lido alberato ma vedrete un Lido tutto case. Il filare alberato della riviera S.M. Elisabetta e di S. Nicolò e stato quasi tutto abbattuto. L´isola verde non esiste più.
Poi troverete ancora il terminal di S.M. Elisabetta in lavoro, anzi forse troverete i lavori fermi a causa del cedimento del piazzale e ai danni provocati al campanile e agli alberghi fronte laguna, non vedrete ancora la Madonna in cima del Tempio Votivo. Se passerete per il piazzale del Casinò preparatevi ad una scena desolante da film apocalittico americano, la pineta non c´è più, una parte del giardino del casinò è stato abbattuto. I lavori sono fermi (non ci sono soldi per continuarli? Hanno trovato materiale inquinante? Non troverete più le piattaforme delle dighe Zona A, Des Bains, Consorzio, 4 Fontane.
Preparatevi, però, ad una grossa novità annunciata dalla ex Ciga: ci saranno delle zattere ancorate al largo dove si potrà prendere il sole e, speriamo, verrà prolungato l´orario di apertura delle spiagge. Se poi tornerete a piedi dalla spiaggia percorrendo le vie interne, forse non ritroverete più gli angoli caratteristici in quanto mancano gli alberi che facevano parte dell´ambiente. Ad esempio gli alberi lungo i canali sono quasi del tutto spariti. Il verde è il nemico degli amministratori del Lido.
Guardate dove mettete i piedi perché il Lido è stato tutto asfaltato ma solo dove passa il Giro d´Italia, il resto è buche, radici, tombini non allineati, asfalto rattoppato, pozzanghere ecc. Vi avviso, inoltre, che quel poco di sanità che c´era negli anni passati, adesso è sparito del tutto. Vi ricordate Malamocco, quel bel borgo medioevale di pescatori (dove andate per la sagra del peocio), fate una visitina e vedrete come è stato trasformato adesso è diventato un bel paesotto di periferia come tanti altri nella nostra provincia. Troverete anche meno turisti che sono a conoscenza di questi fatti, non ci saranno congressi e sarà tragicomico vedere come si potrà svolgere la Mostra del cinema del 2009. Per ragioni di spazio devo interrompere, le altre cose ve le dirò a voce quando ci troveremo. Vi aspetto e ci auguriamo tutti una buona estate al Lido di Venezia.

27 agosto 2009

LIDO COMMISSARIATO

CON GLI STESSI POTERI DEL  COMMISSARIO   DELLA PROTEZIONE CIVILE
Al Lido, fortunatamente, non c’è stato il terremoto ma viene nominato un commissario. Qui non si tratta di costruire casette  da distribuire ma di villette, piscine, residence  da vendere ai VIP. Il commissario, che era stato nominato per la costruzione del nuovo Palazzo del cinema ora ha pieni poteri, ha carta bianca e può far costruire in qualsiasi parte del Lido. Può stravolgere tutto: Piani regolatori, varianti, Pgtu Pat Palav, può tagliare alberi, sostituire verde con cemento e in barba ad ogni sovrintendenza e salvaguardia,  deturpare opere di interesse storico.
Il primo esempio è stato, oltre al taglio degli alberi della pineta del casino anche quello di  parte del giardino del Casinò protetto dal Palav, Poi il diboscamento della zona del ponte di Malamocco e adesso al

                                                     FORTE DI MALAMOCCO 
                                  
la costruzione all’interno di villette residenziali di lusso con annessa piscina

Un commissario statale a sevizio della speculazione privata

Le Associazioni Ambientaliste del Lido continuano a battersi contro questo metodo antidemocratico

cittadini non vengono nemmeno messi a conoscenza di quanto stanno facendo !            

La Municipalità, complice, tace !
                                           
I CITTADINI

vogliono sapere
vogliono spiegazioni
vogliono poter intervenire sulle scelte
basta cemento al posto del verde
vogliono, invece, le piste ciclabili
non si possono far cadere le cose dall’alto

DEMOCRAZIA !

Opere previste:

Parco della Favorita (ex dopolavoro dei dipendenti della sanità) - costruzione condomini
Parco del Des Bains - costruzione residece
Parco delle Rose – costruzione condomini
Lungomari – rialzamento del suolo
Parcheggio di via Selva di fronte attracco ferry-boat

E altro ancora…

  
  

15 agosto 2009

Le lettere precedenti si possono trovare sul Libro "Quando Golia batte Davide"