Leggo sul vostro giornale che, ancora una volta, il Sig. Mencini insiste nella tesi che il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido sia solo un movimento di protesta e di denuncia e non un “ambientalismo moderno pragmatico che lavora e interviene nel territorio tutelandolo”.
Ma io chiede al Sig. Mencini se lui, essendo un Verde presente nel territorio, non si sia ancora accorto che questo è un momento di emergenza per il Lido.
Non si è accorto che è in atto un processo colossale di cementificazione a scapito del verde del Lido.
Ci sono forze finanziarie in possesso di consistenti capitali che con la scusa della “riqualificazione del Lido” ottengono la possibilità, saltando o ignorare passaggi e verifiche previste dall’ordinamento democratico, di progettare e costruire di tutto e di più, mettendo i cittadini di fronte al fatto compiuto.
Abbiamo vissuto la saga del Palacinema e vedremo come andrà a finire, ma di seguito ci sono altri progetti.
La vendita dell’Ospedale al Mare che, oltre alle conseguenze nel territorio dell’Ospedale stesso, procurerà un altro scempio: la cancellazione del Parco della Favorita per la costruzione di condomini.
E’ di futura attuazione la (ancora una volta) “riqualificazione” del parco delle Rose, si parla di garage sotterraneo e di centro commerciale.
Anche parte del parco del Des Bains sarà sacrificato per la costruzione di residence.
E cosa dire del Forte di Malamocco per il quale la Sovrintendenza ha dato parere favorevole al progetto.
Poi c’è tutta una serie di follie architettoniche ad esempio la sopraelevazione del lungomare del Lido, naturalmente abbattendo tutta la vegetazione esistente.
Per non parlare poi di darsene, aeroporto, garage su campi di calcio ecc. ecc.
E’ codice rosso al Lido.
A questo punto secondo quanto scritto dal Sig. Mencini le Associazioni dovrebbero collaborare, ma con chi ?
Sono state più volte inoltrate e, naturalmente rifiutate, richieste di incontro con coloro che hanno in mente questo grande progetto per il Lido.
Lo scopo essenziale del Coordinamento delle Associazioni è quello di informare i cittadini di quanto sta avvenendo attraverso tutti i possibili mezzi di comunicazione e tutte le forze sono impegnate per questo scopo.
La raccolta di 2746 firme contro l’abbattimento della pineta del casinò, la massiccia presenza del pubblico, l’altro giorno, in sala e fuori della sala Volpi della Mostra del cinema e il successo della proiezione-denuncia del documentario “Un altro Lido è possibile”, che ha richiesto uno sforzo non indifferente sia di lavoro che di costi, ci lascia sperare per aver contribuito tutti a formare un consistente numero di persone informate che a loro volta ne informeranno altre.
Quando l’emergenza passerà allora gli sforzi potranno essere rivolti verso le, senza alcun dubbio, importanti azioni che ci stanno altrettanto a cuore, richiamate dal Sig. Mencini.
Ma io chiede al Sig. Mencini se lui, essendo un Verde presente nel territorio, non si sia ancora accorto che questo è un momento di emergenza per il Lido.
Non si è accorto che è in atto un processo colossale di cementificazione a scapito del verde del Lido.
Ci sono forze finanziarie in possesso di consistenti capitali che con la scusa della “riqualificazione del Lido” ottengono la possibilità, saltando o ignorare passaggi e verifiche previste dall’ordinamento democratico, di progettare e costruire di tutto e di più, mettendo i cittadini di fronte al fatto compiuto.
Abbiamo vissuto la saga del Palacinema e vedremo come andrà a finire, ma di seguito ci sono altri progetti.
La vendita dell’Ospedale al Mare che, oltre alle conseguenze nel territorio dell’Ospedale stesso, procurerà un altro scempio: la cancellazione del Parco della Favorita per la costruzione di condomini.
E’ di futura attuazione la (ancora una volta) “riqualificazione” del parco delle Rose, si parla di garage sotterraneo e di centro commerciale.
Anche parte del parco del Des Bains sarà sacrificato per la costruzione di residence.
E cosa dire del Forte di Malamocco per il quale la Sovrintendenza ha dato parere favorevole al progetto.
Poi c’è tutta una serie di follie architettoniche ad esempio la sopraelevazione del lungomare del Lido, naturalmente abbattendo tutta la vegetazione esistente.
Per non parlare poi di darsene, aeroporto, garage su campi di calcio ecc. ecc.
E’ codice rosso al Lido.
A questo punto secondo quanto scritto dal Sig. Mencini le Associazioni dovrebbero collaborare, ma con chi ?
Sono state più volte inoltrate e, naturalmente rifiutate, richieste di incontro con coloro che hanno in mente questo grande progetto per il Lido.
Lo scopo essenziale del Coordinamento delle Associazioni è quello di informare i cittadini di quanto sta avvenendo attraverso tutti i possibili mezzi di comunicazione e tutte le forze sono impegnate per questo scopo.
La raccolta di 2746 firme contro l’abbattimento della pineta del casinò, la massiccia presenza del pubblico, l’altro giorno, in sala e fuori della sala Volpi della Mostra del cinema e il successo della proiezione-denuncia del documentario “Un altro Lido è possibile”, che ha richiesto uno sforzo non indifferente sia di lavoro che di costi, ci lascia sperare per aver contribuito tutti a formare un consistente numero di persone informate che a loro volta ne informeranno altre.
Quando l’emergenza passerà allora gli sforzi potranno essere rivolti verso le, senza alcun dubbio, importanti azioni che ci stanno altrettanto a cuore, richiamate dal Sig. Mencini.