28 agosto 2009

Risposta a Vaccari

Nella sua lettera ospitata in questa rubrica il lettore Gigi Vaccari fa riferimento ad una “democrazia utopistica” che non ammette la logica del fatto compiuto e dove i cittadini devono essere coinvolti in un confronto con le Istituzioni e quindi in un meccanismo di “tesi + antitesi “ che dovrebbe condurre ad una “sintesi” condivisa.
Nel momento attuale avviene qualcosa di molto diverso: oggi il cittadino, e spesso anche gli organi democratici istituzionali, non vengono coinvolti in progetti che invece passano velocemente sopra la loro testa.
Penso al progetto della sublagunare, progetto che non è neanche stato portato in Consiglio Comunale ma che è comunque diventato “opera di pubblica necessita’”.
Penso anche ad altri progetti di Grandi Opere come il M.O.S.E. , il Nuovo Palazzo del Cinema, la costruzione del Megatubo, la vendita dell’area ex Ospedale al Mare. Tutti progetti che volano sulle ali di “Leggi Obiettivo” piuttosto che di “Ordinanze presidenziali” o di “Conferenze di servizi” saltando o ignorando passaggi e verifiche previste dall’ordinamento democratico mettendo, così, Comune,Municipalità e cittadini di fronte a quel fatto compiuto che lei, signor Vaccari, giustamente considera inaccettabile.
Le ricordo che dietro a questi progetti di Grandi Opere ci sono Consorzi di Imprese che esercitano pressioni fortissime per realizzarli comunque e dovunque e che in qualche caso tirano in lungo le opere per incassare più denaro (vedi la disgustosa vicenda “Ponte di Calatrava”).

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