20 marzo 2010

LA RISPOSTA A PAOLO POVOLATO

Ho letto le  riflessioni del Segretario del PD locale (Lido di  Venezia) Paolo Povolato  e sono balzato dalla sedia. Il primo istinto sarebbe stato quello di  scrivere immediatamente una risposta adeguata ma poi ho dovuto aspettare qualche giorno per calmarmi, rischiavo di dirne di “grosse”.


Ora, dopo aver saputo che anche altri ambientalisti l’hanno presa malissimo, come me, mi sono un po’ calmato e vorrei rispondere e chiedere:  in che film ha visto il Sig. Povolato che coloro che hanno una forte sensibilità ambientalista appoggi la coalizione locale precedente ?  Non si ricorda più che il sottoscritto, portavoce di esponenti ambientalisti, ha abbandonato le trattative nauseato dalla cocciutaggine del PD a voler ripresentare gli stessi candidati uscenti che hanno dimostrato la mancanza totale assoluta di sensibilità ambientale durante la passata amministrazione ?   Si vanta, forse,  di non aver mosso un dito ed essere complice del  taglio di una pineta,  un terzo di giardino protetto del casinò  e un filare di lecci per un totale di 132 alberi !   Questa sarebbe  sensibilità ambientalista ?  E poi ha anche il coraggio di parlare di viabilità e di piste ciclabili che se non fosse stato per qualche componente della stessa maggioranza e per la nostra martellante  protesta ed opposizione sarebbe passato un piano della viabilità che gli amministratori cercavano in tutti i modi di far passare ma che era completamente opposto alle richieste dei cittadini e delle associazioni. E’ ridicolo che si vanti anche delle piste ciclabili che non erano neanche accennate su quel famigerato piano.  Non è l’unica volta che il Sig. Povolato “riflette” ne ho lette anche altre riflessioni dove parla di “presunta cementificazione” e non di devastazione ambientale. Ma se le sue riflessioni sono il contrario della verità solo per pura campagna elettorale con relativa  autoesaltazione, mi può anche andar bene, ormai siamo abituati che in questo periodo tutto sia permesso, ma lo invito a dopo elezioni, a lasciare da parte le illusioni, tornare con i piedi per terra e vedere la realtà com'è e non come la crede lui.

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