Programma rassegna cinematografica / 16 e 17 ottobre 2009, Forte Marghera
Venerdì 16 ottobre 2009 ore 16 – 23
Ore 16
Vivere il Territorio/Percepire il Territorio 1
Introducono Caterina Ferruzzi, Cecilia Irene Massaggia, Beatrice Barzaghi, Maria Teresa Sega (curatrice del progetto Mestre Novecento)
Un altro Lido è possibile
di Paolo Fumagalli
SCHEDA DEL DOCUMENTARIO
Un altro Lido è possibile
Tutela e salvaguardia del verde
Di: Paolo Fumagalli
Per il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido di Venezia:
Associazione per la difesa dei Murazzi
Associazione Rocchetta e dintorni
Associazione vegetariana italiana
Comitato per la viabilità del lido
Estuario nostro
Italia nostra Venezia
L.i.p.u. Venezia
Pax in aqua
Con l’adesione di:
Amico albero
Codacons Regionale
Ecoistituto del Veneto Alex Lamgher
Venezia civiltà anfibia
Lido di Venezia 2009, DVD 4:3 italiano - riprese con telecamera amatoriale 800.000 p. – colori
durata 19 minuti.
Riprese, editing, sonorizzazione: Paolo Fumagalli
.
Contatti: pafu@tele2.it
Sinossi:
Il video è una denuncia contro l’abbattimento degli alberi al Lido di Venezia ed in particolare al taglio di 132 alberi, l’intera pineta (pini marittimi) del piazzale del Casinò più altri alberi del giardino protetto del Casinò, per far posto alla costruzione del nuovo Palazzo della Mostra del Cinema di Venezia .Denuncia, inoltre, la mancata osservanza da parte delle ditte costruttrici dei regolamenti per la tutele del verde. Le interviste ai cittadini durante la raccolta di firme dimostrano la sensibilità della popolazione verso il verde mentre, al contrario quelle agli amministratori dimostrano una specie di odio verso tutto ciò che è verde e amore verso il cemento.
Biografia del Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido di Venezia:
Nasce nel Settembre 2008 con lo scopo di coordinare la protesta comune delle Associazioni Ambientaliste del Lido a seguito della notizia dell’abbattimento della pineta del Casinò. Ora il coordinamento è impegnato nella salvaguardia del verde del Lido in un momento delicato in cui la speculazione privata d’intesa con l’amministrazione locale sta mettendo in atto la “riqualificazione” delle aree che non è altro che un processo di cementificazione a scapito delle zone verdi del Lido.
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